PREMIO LUNEZIA 2010: INTERVISTA A CARLO AVARELLO NUOVO DIRETTORE ARTISTICO DELLA MANIFESTAZIONE.

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fefi<3
view post Posted on 15/6/2010, 11:58




INTERVISTA AL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO DEL PREMIO LUNEZIA CARLO AVARELLO.

di Alessandra Carnevali



Incontriamo Carlo Avarello, musicista, produttore artistico e manager, da quest’anno per la prima volta Direttore Artistico del Premio Lunezia, prestigiosa manifestazione ormai giunta alla quindicesima edizione che si svolge ogni anno a fine Luglio a Marina di Carrara e ad Aulla.

Quando ho letto la definizione di Stefano lì per lì mi ha creato un po’ di imbarazzo, ma in fin dei conti ne sono orgoglioso. Sono il primo fan del Lunezia perché si tratta di un Premio che in Italia fa veramente la differenza su quello che sono i valori musicali che oggi tendono un po’ a sparire per via di tutti questi reality e talent show. Non ho nulla in contrario, ma spesso si tende a seguire più la moda che i contenuti, basti pensare a quei progetti che vengono realizzati in appena quindici, venti giorni. Questo è l’aspetto più brutto dei reality, la cosa positiva è che a volte riescono anche a dare spazio a veri talenti. Il Lunezia, invece, avendo alle spalle una storia e una ricerca, un percorso già calcato dai grandi cantautori, dà un riferimento ben preciso su quello che si va a premiare e a valorizzare, che è il valore musical-letterario.

Il Premio Lunezia unisce, come hai più volte dichiarato, musica colta e musica leggera, tenendo conto di tutto quello che di qualità c’è in Italia…

Lo scopo è valorizzare i contenuti, anche quelli cosiddetti di nicchia, che l’Italia ha espresso in questi ultimi trenta/quaranta anni grazie a De Andrè, a Fossati, a Capossela, per citarne solo alcuni, ma anche grazie ad artisti più popolari, come, Vasco Rossi, Ligabue e Claudio Baglioni che apparentemente usano termini semplici, mentre invece effettuano una ricerca della parola sia sul significato che sulla musicalità della stessa.

Quali sono le novità che come Direttore Artistico hai apportato all’edizione 2010 del Premio ?

Ho portato delle novità nella sezione Giovani o Nuove Proposte, che è diretta da Loredana D’Anghera. A volte accadeva che al Lunezia arrivavano artisti che avevano qualità, ma poi presentavano delle lacune nella realizzazione del master, in quanto non c’era una produzione vera e propria dietro. Quest’anno il vincitore avrà la possibilità di realizzare un master di un singolo che verrà lanciato sul mercato nazionale. Inoltre tra i finalisti verrà assegnato un Premio della Critica che consiste nella realizzazione di un videoclip. Tutto questo rappresenta una buonissima partenza per chi non ha ancora una produzione ben definita.

Molti artisti che oggi sono conosciuti e affermati sono passati per il Lunezia o addirittura hanno vinto questo Premio nelle edizioni passate.

E' vero. Alcuni di loro qualche mese dopo si sono trovati a vincere il concorso Sanremolab, che dà la possibilità di esibirsi all’Ariston. Altri, con un percorso più cantautorale hanno iniziato a fare tour teatrali o a prendere parte a rassegne e festival d’autore. Tra quelli che sono approdati al Festival di Sanremo ricordiamo Giua o Jacopo Ratini.

Un’altra cantante Simona Molinari che tu conosci molto bene ha fatto il percorso inverso, ovvero dopo aver vinto Sanremolab nel 2008 e partecipato al Festival di Sanremo nel 2009 ha vinto il premio Lunezia Nuove Stelle 2009 con il suo album d’esordio “Egocentrica”. Simona Molinari, da te scoperta e prodotta, è uscita in questi giorni con un singolo, già ai vertici delle classifiche jazz di ITunes, in cui duetta con la grande Ornella Vanoni, una collaborazione che ha preso le mosse proprio dal Festival di Sanremo del 2009.

Si c’era già stata tra loro la collaborazione a Sanremo nella serata dei Superbig e da lì è nata una bellissima amicizia,. Ornella appare come un’artista dalla personalità molto forte e dai modi diretti, ma è una persona bella e sensibile ed ha voluto omaggiare ancora una volta con un duetto scritto da Simona . La canzone è stata presentata ai Wind Music Awards , si intitola “Amore a prima vista” ed è esattamente quello che artisticamente è accaduto a Simona e ad Ornella.

Simona Molinari sta riscuotendo un grande successo anche all’estero. Infatti è appena tornata da un importante tour in Asia, che l’ha portata ad esibirsi a Macao e Hong Kong . La sua musica rientra nei canoni dal jazz, anche se rivisitato in modo moderno e personalissimo. Pensi che ci sia un genere di musica italiana più facilmente esportabile di altri?


Sono dell’idea che all’estero sarà sempre una novità il filone in cui noi italiani siamo pionieri, ovvero il crossover tra musica classica e musica leggera, quello per intenderci cavalcato da Bocelli, ma anche da Pavarotti, apprezzato prima per il genere classico e poi anche per il crossover. E poi la musica tradizionale pop leggera che noi rappresentiamo al meglio all’estero attraverso Eros Ramazzotti e Laura Pausini. Per quanto invece riguarda il mondo del jazz o della bossa nova, all’estero sono più ferrati, hanno una cultura e una tradizione popolare più ricca. Sono convinto che l’unione tra la musicalità italiana con i generi più popolari e radicati all’estero, rappresenti una contaminazione e quindi un crossover particolarmente gradito al pubblico. Sarebbe bello che altri artisti, potessero rappresentare l’Italia oltre confine, tra tutti ad esempio, penso a Sergio Cammariere.

Simona tornerà ad ottobre in Asia ,il tour toccherà anche il Giappone, andremo a Tokyo, per poi chiudere le ultime date negli Stati Uniti.

Tu sei figlio d’arte. Tuo padre, Angelo Avarello, è stato il leader di un gruppo di grande successo alla fine degli anni’70. Questa eredità artistica che cosa ha significato per te?

Ho avuto la fortuna di attraversare quel momento in cui mio padre ed il suo gruppo nel '77 con il brano “Piccolo fiore dove vai” conobbero un grande successo, vendendo un milione e mezzo di copie e quindi da giovanissimo ho avuto modo di conoscere quei meccanismi che ho poi messo in pratica nel mio lavoro. Ho vissuto sia il periodo euforico, ma anche quello in cui si spengono le luci, che è poi quello che fa più male all’artista. Ho conosciuto il dolce e l’amaro e come produttore e manager ne ho fatto un bagaglio utile da trasmettere all’artista che deve sapere che fare musica non è solo cantare davanti a diecimila persone, ma è soprattutto ricerca e impegno. La nostra è una passione che diventa lavoro, è un bisogno imprescindibile. Allora è consigliabile mantenere i piedi per terra, senza farsi contagiare dall’entusiasmo di un periodo felice, perché un anno può andare bene e un anno no, un disco può vendere di più, un altro di meno. Ci vuole la giusta formazione mentale per affrontare qualsiasi situazione si presenti. Chi fa musica veramente, di solito non può fare altro, io ad esempio senza la musica mi sentirei a disagio. La finalità dell'artista non deve essere unicamente farsi vedere in televisione o essere riconosciuti per strada dalla gente, come a volte succede oggi ad alcuni ragazzi prodigio che vengono dati in pasto al pubblico televisivo e dopo pochi anni finiscono per ritrovarsi in maniera traumatica nel dimenticatoio.

Sei il fondatore di un’etichetta l’Isola degli Artisti. Cosa significa in questo periodo un po’ complicato per la musica, essere un produttore indipendente e come vedi il futuro della musica italiana?

Credo che un futuro ci sarà comunque, ma diventeremo tutti “artigiani della musica”. Negli anni 80 si vedevano ancora dei produttori che facevano il vero mestiere di talent scout, senza aspettare l’artista che ti viene a suonare il campanello di casa per portarti un provino. Il talent scout è quello che va nei locali ad ascoltare l’artista esibirsi per vedere se funziona dal vivo oltre che su disco, dove con i mezzi di oggi tutto può essere corretto e artefatto. Col tempo più caleranno le vendite, più si andrà a cercare l’artista giusto da seguire e portare avanti con convinzione.

A questo punto ringrazio di cuore Carlo Avarello per aver risposto alle mie domande e gli auguro buon lavoro. Non ci resta che darvi appuntamento alla quindicesima edizione del Premio Lunezia che si terrà il 22 luglio a Marina di Carrara e il 24 e 25 luglio ad Aulla. Il bando per le Nuove Proposte scade il 15 giugno e tutte le informazioni per iscriversi le potete trovare sul sito ufficiale www.lunezia.it .



:blinki:

Le parte sotytolineate parlano di Simo!
 
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Robert81
view post Posted on 17/6/2010, 10:49




Grande come al solito il nostro Carlo, tra l'altro originario della provincia di Agrigento come me e Boy@1!!!!!!!!!
 
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Robert81
view post Posted on 30/6/2010, 10:16




NUOVA INTERVISTA A CARLO AVARELLO!!!


E' Carlo Avarello, il direttore artistico del “Premio Lunezia 2010” che si svolgera' il 22 luglio a Marina di Carrara e il 24 e il 25 luglio ad Aulla (Ms). Ma con quale spirito si appresta a dirigere una cosi' importante manifestazione? E soprattutto quali saranno le piu' gustose novita' di questa edizione? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato...

Carlo cosa si prova a essere il direttore artistico del “Premio Lunezia 2010”?
E' un vero onore. Ho sempre considerato questa rassegna una manifestazione che premia la musica d’autore e di qualita'.

Dove ti trovavi quando hai ricevuto la notizia?
Mi trovavo a Sanremo per un concerto.

La tua prima reazione qual'e' stata?
Era nell’aria. Con Stefano De Martino (patron della manifestazione, ndr) ci siamo sentiti molte volte nel corso dei mesi fino a quando c’e' stata la nomina ufficiale. Quindi una grande soddisfazione, ma anche subito il peso la responsabilita' di dover fare una edizione, la quindicesima tra l’altro, di grande valore.

Chi o che cosa ti ha spinto di accettare l'incarico?
Il bel rapporto con il Patron Stefano De Martino e soprattutto la grande storia della rassegna d’autore “piu' romantica d’Italia”.

Un incarico cosi' prestigioso implica anche molto impegno da parte tua. Non ti spaventa?
No, non mi spaventa, ma sento comunque la responsabilita' di questo ruolo. Tuttavia sono abituato ad essere impegnato su piu' fronti, spesso all’estero, e prendo tutte le mie occupazioni con passione ed entusiasmo. Del resto quando in cui mi trovo di fronte ad una complicazione cerco di affrontarla subito impegnandomi al massimo, anima e corpo.

E più in generale che cosa spaventa Carlo Avarello?
A causa dei continui impegni di lavoro mi spaventa non poter coltivare abbastanza l’amore per la mia famiglia, per mia moglie e per le mie figlie.

E che lo rende piu' felice?
A volte anche le cose piu' semplici come un bicchiere di vino con gli amici piu' cari o una vacanza con la mia famiglia.

Ma ritorniamo a parlare del “Premio Lunezia”. Quali saranno le novità di questa edizione?
Questa edizione ha molte novita' tra cui il premio al vincitore per la “Sezione Giovani”, il “Premio della critica” con l’assegnazione di un videoclip ad uno dei finalisti, e la produzione televisiva dell’evento “Premio Lunezia” che da spettacolo teatrale si allarga a quello televisivo.

E ora sincero al cento per cento rivelami quali sono state le edizioni passate che hai maggiormente apprezzato da spettatore...
Purtroppo non ho avuto la fortuna di assistere alle prime edizioni, ma mi sarebbe piaciuto in particolar modo assistere a quella del 1997 con Fabrizio De Andre'. Tra tutte quelle che preferisco sono l’edizione del 2005 che ha avuto la conduzione di Pippo Baudo e quella del 2009 che ha avuto grandi ospiti come Ivano Fossati, Lucio Dalla e tanti altri.

Per l'appunto: tra i numerosissimi ospiti chi invece ti ha convinto maggiormente con le sue performance?
Beh, il “ Premio Lunezia” nel corso della sua storia ha avuto sempre grandi ospiti, ma personalmente ho apprezzato Sergio Cammariere, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Vinicio Capossela, Simona Molinari e Carmen Consoli.

E quali saranno quelli di quest'anno?
Ce ne saranno diversi, e in questi giorni stiamo definendo i premi per ogni sezione. Comunque su tutti posso gia' confermarti il “Premio Lunezia nel Mondo” ad Andrea Bocelli.


Infine dicci perché non dovremmo assolutamente perderci “Il Premio Lunezia 2010”...
Perche' e' la rassegna che per eccellenza premia il valor musical-letterario della canzone italiana. E scusate se e' poco!
 
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2 replies since 15/6/2010, 11:58   63 views
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