Simona Molinari, l'Egocentrica swing: «Io, la musica, Ornella Vanoni e Mina»

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fefi87
view post Posted on 18/2/2009, 23:49




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SANREMO (18 febbraio) - Tra le nuove proposte di ieri è sembrata la più interessante. E’ stata scelta da Sanremolab tra duecentocinquanta candidati e all’Ariston ha portato una canzone swing, migliore anche di quelle dei big. Il teatro è la sua dimensione (ha cantato con Giò Di Tonno nel musical Jekyll & Hyde). suonicchia il pianoforte, il suo modello di riferimento è Ella Fitzgerald. Il 20 febbraio esce il disco Egocentrica, composto da sei cover e sei inediti e che in due brani gode dell’illustre presenza di Stefano Di Battista al sax e Fabrizio Bosso alla tromba. Giovedì sera duetterà con Ornella Vanoni. E' Simona Molinari, nata a Napoli, cresciuta a L'Aquila e ora cittadina romana.

Come racconterebbe il Festival ai ragazzi di Sanremolab che non ce l’hanno fatta?
«L’adrenalina che saliva a Sanremolab non era niente rispetto a questa. Per quanto riguarda la tensione invece è accaduto il contrario: ero molto più agitata alle selezioni. Ieri era più forte la voglia di esserci e di cantare il mio brano che la paura».

Dice che l’egocentrismo è la malattia del secolo. Prova a curarsi?
«Non qui a Sanremo, dove non nuoce. Una volta finita quest’avventura tornerò a curare la mia fragilità».

Perché un’emergente inserisce sei cover nel disco d’esordio?
«Nel mio genere musicale, il jazz, il live è determinante, quindi ho inserito sei cover estratte dai concerti che ho fatto in trio durante un tour in Canada. Mi piaceva l’idea di mettere esibizioni irripetibili».

Come è avvenuta la collaborazione con Bosso e Di Battista?
«Mi sono stupita della disponibilità immediata di questi due grandi. Hanno semplicemente gradito il brano».

Lei ha dichiarato che Mina l’ha stufata…
«All’epoca era avanti, ora non riesce più ad essere moderna. Ma rimane una voce inconfondibile».

Scintille con la Vanoni?
«Al primo appuntamento tremavo. La prima cosa che mi ha detto è stata: ”Sei carina, ecco perché piaci tanto a Bonolis”. Sono raggelata. Poi invece le è piaciuto tanto il brano ed è diventata davvero la mia madrina. Mi chiama, mi dà consigli, giudizi».

Quali?
«“Era meglio se ti legavi i capelli, hai fatto bene ad indossare un vestito sobrio, guarda di più in camera”. Ho guardato spesso a sinistra ieri, in realtà per ringraziare l’orchestra: era un onore che suonasse il mio pezzo. Ornella alla fine mi ha detto:” Sei andata benissimo, quando arriverò io invece, vedrai, inciamperò e steccherò”. E poi mi ha emozionato rassicurandomi: “Tu credi in Dio? Se ci credi, saremo io te e lui sul palco”».

Avete preso accordi anche su come vi muoverete?
«Inizialmente lei aveva avuto l’idea di usare un cappellino tipo musical. Poi invece abbiamo optato per una performance più calma. La sua voce entrerà sui ritornelli, io sarò un’ottava sopra e lei un’ottava sotto. Ci fonderemo perfettamente».

La prima scelta per il duetto era però Peter Cincotti…
«C’eravamo quasi, poi è capitato che aveva un concerto in questi giorni. Allora l’ho chiesto a Vinicio Capossela, che adoro, e mi ha coerentemente risposto che per lui è più importante il live che la televisione».



:*uuu*: IO ORAMAI NON DICO + NIENTE...QUESTI ARTICOLI PARLANO DA SOLI!!!! :woot:
 
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